Infermiere straniere nell'Alto Adige

Nel corso degli anni 90 in Italia si evidenzia un serio deficit nell’offerta di infermieri. La situazione è talmente grave che nel 2005 il governo emana un decreto per autorizzare la riassunzione degli infermieri andati in pensione e i contratti di lavoro a tempo determinato di un anno o il pagamento, con tariffe libero professionali, delle prestazioni extra-orario di chi è in ruolo.
La risposta che ha più successo è tuttavia l’apertura delle frontiere agli immigrati stranieri. Il flusso immigratorio riesce a tamponare temporaneamente l’emergenza ed inizia una nuova fase nella quale la presenza di infermieri immigrati diventa strutturale a livello nazionale ed anche in Alto Adige. Come dato significativo ricordiamo che l’Ipasvi (Ordine degli infermieri) locale aveva a novembre 2007 4.385 iscritti, tra i quali 793 stranieri, un rispettabile 18,1%.

titolo: Fabbisogno di infermieri e risposta dei flussi di immigrazione
autori: Miguel Angel García, Pietro Pinto
contenuto: rapporto dell'indagine realizzata nel 2008 nell'Alto Adige
dimensioni: 202 pagine, 1,08 MB nella versione digitale pdf
edizione cartacea: Osservatorio Provinciale sulle immigrazioni, Bolzano 2009, versioni in italiano e in tedesco
parole chiave: infermieri sanità immigrazione flussi lavoro

vedere tutto il testo

Nessun commento: